Canali Minisiti ECM

Snami, anche i medici del 118 sono a rischio per lavori usuranti

Sindacato Redazione DottNet | 22/11/2017 19:07

Sono sottoposti a forte stress psicofisico ed esposti al contagio di patologie

“Il lavoro al 118 Emergenza-Urgenza è usurante”. Lo dice lo Snami, il Sindacato autonomo dei medici, che ha inviato una richiesta formale affinché i medici possano godere degli stessi diritti di tutti coloro che rientrano nelle categorie di lavoro riconosciute come usuranti. Questi particolari trattamenti giuridici e normativi sono contenuti del dlgs 67/2011, (Accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, a norma dell'articolo 1 della legge 4 novembre 2010 n. 183).
 
“Colleghi del 118 – ha spiegato Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami - sono soggetti a rischio per il forte stress psicofisico e a contrarre altre patologie per il particolare impegno professionale e la specifica tipologia del servizio che si svolge prevalentemente su mezzi mobili, all'aperto, in qualsiasi condizione climatica, ambientale ed ad alta intensità lavorativa”.

pubblicità

“La tutela della vecchiaia – ha continuato Nino Grillo, medico del 118 di Snami Sicilia e dirigente sindacale nazionale - è uno dei concetti fondativi del sistema previdenziale, e la definizione di ‘vecchiaia anagrafica’ molto spesso non corrisponde a ‘vecchiaia biologica’. I soggetti aventi pari età e pari contribuzione, dovrebbero avere, dal punto di vista previdenziale, un identico e sostanziale trattamento giuridico e normativo”.
 
“Ne consegue – ha aggiunto Vito D’Angelo, responsabile nazionale Snami 118 Emergenza Urgenza - che riconoscere il lavoro notturno come usurante è corretto ed opportuno in quanto esistono lavori che creano nel tempo differenziali in riferimento all’aspettativa di vita e alla capacità lavorativa di cui il sistema previdenziale deve farsi carico, garantendo a tutti il diritto a una condizione di quiescenza in uno stato di salute soddisfacente ed una sicurezza economica equa”.
 
“Per tutto ciò – ha concluso Angelo Testa - il sindacato Snami chiede un adeguato intervento normativo in cui il Governo si dovrà fare carico di compensare il mancato versamento dei contributi per la parte ritenuta usurante nei confronti dei medici interessati”.

Commenti

I Correlati

Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere

Nocco, presidente AIIC, “Tutto il Paese e tutta la sanità con i suoi infiniti snodi, si attendono dalle soluzioni e dalle innovazioni tecnologiche un contributo effettivo in termini di miglioramento dei servizi, di qualità organizzativa, di ridimensi

Intervista in esclusiva con Federico Gelli, firmatario con Amedeo Bianco, della norma su sicurezza, cure e responsabilità medica

Non sarà possibile accumulare nuovi crediti, ma solo usare quelli effettuati nel 2023

Ti potrebbero interessare

"E' una decisione ponderata, dettata da migliori condizioni economiche, di progressione della carriera e di sicurezza sui luoghi di lavoro"

Testa: “Tagliare le prescrizioni non è la soluzione per far risparmiare lo stato, anzi, vorrebbe dire meno visite, meno controlli e più patologie nel futuro"

Onotri: "Mentre si esercita una forte pressione sui medici, si concede ai farmacisti di prescrivere analisi a carico del Servizio Sanitario Nazionale in assenza di una qualsiasi indicazione clinica da parte di un medico"

Quici: "E' ora necessaria una seria riforma che deve mirare al completamento della loro formazione sul campo”

Ultime News

La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve

Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali

Radiologi e clinici del Policlinico Gemelli hanno ideato un metodo per 'taggare' con una piccola spirale metallica (microcoil) queste lesioni

Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione